Dicono di Noi
Da vecchio giornalista sportivo torinese che non ha ancora saziato tutte le sue voglie di Po, di romanticismo e di cibo, intanto che sono cresciuti i dolori di ossa e le voglie di sonno, plaudo a questa iniziativa, ancorché producente in me nostalgie assortite e desideri non facilmente soddisfabili per squallide ragioni anagrafiche. Sì, perché in “InBarcaTO” c’è tutto o quasi della mitica e della mistica vitaccia mia: si fa l’amore – sul fiume, in barca! - con la più bella città del mondo (parola di un piccione giornalistico sin troppo viaggiatore), si coltiva con mossa romantica l’ipotesi di un’altra specie di amore, si ciba e si idrata il corpo con cose più che buone, si frequenta persino lo sport nella sua forma comoda di stare seduti e vedere altri (chi voga) sudare. Un mix che raccomando a tutti e sogno per me stesso.
Gian Paolo Ormezzano
Gustare e navigare, insieme.
InBarcaTO vuole promuovere il concetto di attrattiva non abitudinaria, tenendo in considerazione l'ambiente, inteso come tutto ciò che la circonda, a partire dal luogo circostante e arrivando alla cura di ogni dettaglio, anche se apparentemente insignificante. Rispettare l'ambiente vuol dire imparare ad osservarlo, conoscerlo, valorizzarlo. Per noi chi cerca questa sensibilità ha buongusto, perché sa riconoscere il buono, il bello, la Kalokagathia, insomma. Ciò si riscontra in tutto quello che assorbiamo e in tutto ciò che esprimiamo, a partire da come ci nutriamo e arrivando a come ci presentiamo. Per godere di tutto ciò non può mancare il valore umano, qualcuno con cui condividere l'esperienza, che ogni esperienza, piccolo frammento di vita, sia vissuta nel pieno della sua bellezza.